Lo ammetto, almeno una volta la settimana gironzolo per Internet alla ricerca di notizie interessanti su Tenerife, di spunti, curiosità e anche, perché no, per leggere i commenti o le domande di chi vorrebbe valutare (e dico valutare) l’idea di venire a Tenerife per fare impresa o per lavorare e resto sempre perplesso nel vederli derisi, insultati, affondati, demoralizzati o addirittura ignorati dai tanti “professoroni” che sembrano spuntare come funghi da tutte le parti e che sono utili come un’incudine in mezzo al mare… e altrettanto “pesanti”!!!
Ma oggi non voglio parlare di questo tristissimo argomento bensì, al contrario, vorrei soffermarmi sui richiedenti informazioni.
Alcuni (e sono pochissimi) denotano fin dalle prime battute di essere in possesso di competenze, di determinazione, di avere già un’informazione basica sulla “realtà Tenerife” e soprattutto di avere un progetto e non solo tanta confusione e paure. Sono uno sparuto numero e spesso si perdono nel mare dei consigli degli “opinionisti” locali. Ma quelli più interessanti sono quelli che partono già con un chiaro slancio inconscio verso il fallimento, quelli che “Parto o non parto?”, che “Davvero lì non c’è lavoro?”, che “Come mai i Canari ci odiano?” e soprattutto che “Voi come state lì?”.
Sono quelli che fanno domande del tipo “Mi potete dare informazioni su Tenerife?”…Ma benedetti ragazzi, vi sembra questa una domanda che abbia un senso? Cos’è che volete sapere davvero? Il costo della vita, la sanità, il clima, il sistema scolastico, i servizi, gli intrattenimenti, le zone, il mercato, il lavoro, o che altro?
Sono persone che per valutare un progetto non si rivolgono a studi specializzati, a consulenti con esperienza, non vanno sui siti del governo Spagnolo, non scrivono su Google “Commercialista Tenerife” e lo chiamano per fissare un appuntamento: no, loro vogliono informazioni su Tenerife, così a caso, tanto in realtà non è che gli interessa davvero (se no avrebbero fatto quello di cui sopra) è solo che hanno un po’ di tempo da perdere: prendono per buone le risposte che volevano sentirsi dare e concludono dicendo “Ho capito, me ne resto in Italia”!
Trasferirsi qui (diciamolo ancora una volta) non è un’esperienza per tutti: ci vogliono competenze, determinazione, una certa organizzazione economica, un buon appoggio, un progetto sensato e qualche altra decina di peculiarità personali, professionali e motivazionali di cui adesso non voglio parlare. A questo punto comincerete a chiedervi “Non vuoi parlare di quelli che rispondono a chi fa le domande, non vuoi parlare di quello che serve per trasferirsi qui… allora di cos’è che vuoi parlare?!”.
Il fatto è che tutti sappiamo quali sono le regole da seguire per avere successo nel trasferirsi a Tenerife, ma forse servirebbe una guida su “Come fallire in partenza prima di venire qui”. 😉 Sì perché, non ci crederete, ma ci sono tantissime persone che desiderano fallire con la stessa forza con cui altri desiderano avere successo! Fallire gli permette di rimanere nelle loro comode e grigie esistenze che conoscono così bene e in cui più niente li può prendere alla sprovvista; fallire gli permette di ritornare in Italia (se per caso sono arrivati fin qui) e dire a tutti “Ehhh, lì è peggio che qui, avevo ragione io”; fallire gli consente di non avere più quel fastidioso stimolo a fare sacrifici e sputare un po’ di sangue per cambiare qualcosa della loro ovattata vita; fallire gli da la possibilità di dire “Io lo sapevo, avevo ragione!” e vivere il resto della loro esistenza come una “piccola morte quotidiana” a cui lasciarsi andare giornalmente.
Alcuni di loro poi si sbagliano e commettono anche qualche passo giusto che ritarda la loro disfatta e la cosa gli crea ancora più frustrazione perché ritarda l’inevitabile momento (loro lo vedono come un afflato cosmico ineludibile) in cui potranno pronunciare la fatidica frase “Avevo ragione” e riappoggiare le loro terga nell’inutilità della loro esistenza.
Attenzione, non stò parlando di te che hai aperto un’attività, che ci hai investito tempo e capitale, che le hai provate tutte, ma che alla fine non ce l’hai fatta! Non sto parlando neanche di te che sei venuto qui sull’isola preparato in tutti i sensi e con tanta voglia di fare, che hai corso da una parte all’altra e che, per una serie di circostanze, non hai raggiunto il tuo obbiettivo!
No signori, voi non siete dei falliti, voi siete dei grandi, credete a me! La vita non premia tutti, certi amori vanno bene e altri no, certi lavori crescono e altri muoiono, certi progetti si realizzano e altri si bloccano: non avete avuto fortuna, non eravate nel posto giusto al momento giusto, siete incappati in circostanzialità imprevedibili ma… avete tentato, lo avete fatto con tutte le vostre forze e semplicemente non era destino che andasse.Giusto per essere ancora più chiari, non sto parlando neanche di te che hai compiuto una scelta ponderata e responsabile nei confronti tuoi e della tua eventuale famiglia e, con un po’ di amarezza ma tanta convinzione, hai messo da parte i tuoi sogni in cambio di stabilità e sicurezza. A tutti voi voglio ripeterlo ancora una volta: siete dei grandi, perché vi siete messi in gioco con preparazione, volontà e progettualità.
Parlo di tute quelle persone alla deriva, che si lasciano trasportare con ignavia dalla corrente della vita e che è ben differente da voi che avete compiuto delle scelte!
Il fallito invece… ecco, al fallito mancava una guida che lo aiutasse a fallire immediatamente nei suoi progetti, ad accorciare al minimo le tempistiche per arrivare a dire “Avevo ragione” e che gli permettesse di fare tutti quegli errori che deve fare assolutamente chi, sotto sotto, NON VUOLE trasferirsi a Tenerife. Quindi, ho pensato di fungere da “tutor” per questa categoria e pubblicare questa breve guida che spero possa essere d’aiuto a tutti quelli che in realtà desiderano rimanere quelli che sono e restare dove sono e che possa evitargli tutti quegli accidentali “passi corretti” che in qualche occasione li hanno “quasi” portati ad avere successo costandogli un altro numero infinito di sforzi per auto-sabotarsi definitivamente. Siete pronti? Seguitemi attentamente.
Trasferirsi a Tenerife: come essere sicuri di fallire
1) Abbi paura di tutto.
Cos’è questa strana idea di trasferirti a Tenerife che da un po’ ti sta circolando per la testa? Vuoi davvero rischiare il tuo lavoretto stabile, il tuo giro di amicizie, la tua palestra due volte la settimana e i tuoi 15 giorni all’anno a Sharm El Sheik? Non lo sai che “Chi lascia la via vecchia per la nuova… etc, etc??”
Nessuno può prevedere il futuro e tu vorresti buttarti in quel luogo oscuro e imprevedibile? Non farlo, resta dove sei: potrebbero dirottare il tuo aereo, potresti essere rapinato, potresti non trovare lavoro e morire di fame ed è sicuro che rischieresti di prenderti qualche rarissima malattia tropicale e chissà cos’altro. Non muoverti da dove sei e non cambiare niente di quello che stai facendo e vedrai che non avrai problemi
2) Convinciti che qui è già stato fatto tutto.
Davvero, questa è una cosa che prima la capisci e prima ti passano tutti questi grilli che hai per la testa! Qualunque idea ti sia frullata per la testa, qualunque progetto tu abbia, qualunque attività tu abbia in mente, qui tutto è già stata fatto da centinaia di altri prima di te e lo stanno facendo in maniera assolutamente migliore di come lo potresti fare tu!
Suvvia, diciamolo: non sei mai stato un genio, non sei mai stato al centro dell’attenzione in compagnia dei tuoi amici, non sei mai stato il migliore della tua classe e allora come puoi credere davvero di avere avuto una pensata intelligente e di poterla realizzare con successo? Dai su, non fare quella faccia: lascia perdere tutto e accetta il fatto che gli altri sì che sono bravi… non tu di certo!
3) Informati poco, meglio ancora se ti informi male.
Non andare sul sito della Farnesina per sorbirti lunghe e tediose ore a “scartabellare” leggi e documenti che è indispensabile conoscere, non digitare “Commercialista italiano a Tenerife” per andare sul sito di un professionista a sudare sopra i suoi articoli, non contattare un’agenzia di servizi per Italiani che si trasferiscono a cui dovresti fare domande che non hai neanche chiare in mente.
No, mi raccomando, non fare niente di tutto questo: pensa che i professionisti ti chiederanno di essere pagati e questa è una cosa assolutamente inconcepibile! Gironzola un po’ su Facebook e chiedi opinioni e suggerimenti a persone che manco sanno chi sei, che non gli importa niente di te e che, nel caso i loro consigli ti portassero al disastro, non hanno certo una reputazione professionale di cui preoccuparsi! Chiedi consigli a loro e vai tranquillo! La maggior parte ti dirà di rimanertene a casa tua e tu avrai l’incredibile opportunità, neanche 10 minuti dopo aver pensato di trasferirti a Tenerife, di poter rinunciare subito e dire “Lo sapevo!”
4) Tu sai già tutto quello che ti serve sapere.
Leggere, spostarsi, confrontarsi, mettersi in dubbio, curiosare, studiare… ma di cosa stiamo parlando? Non vorrai mica davvero fare tutta questa fatica? Queste sono attività da nerd, da fricchettone, o peggio da secchione! E anche ti venisse voglia come troveresti il tempo per farlo preso come sei a seguire la tua squadra di Fantacalcio, la partita di calcetto del sabato e il Moto Gp della Domenica? A cosa rinunceresti? All’aperitivo delle 5, alla palestra o alla manifestazione in piazza contro gli esodati? Dai su, siamo seri, non hai tempo per quelle sciocchezze sul “formarsi e migliorare” e poi vuoi mai che qualcuno ti rida dietro o prenda in giro i tuoi progetti pazzeschi? Ascolta me, sai già tutto quello che ti serve per essere esattamente quello che sei adesso: perché complicare inutilmente la tua vita? Dov’è il bar sotto casa lo sai già!
5) Evita di combattere… arrenditi.
Devi essere impazzito! Dopo una vita in cui sei riuscito a circondarti di una monotonia e ripetitività che perfino la vita di un bradipo sembra elettrizzante, adesso ti è venuto in mente di realizzare un sogno? Lo sai che appena avrai mosso il primo passo dovrai affrontare imprevisti e difficoltà? Dare vita a un sogno è pericolosissimo per la tua salute e la tua tranquillità e dentro di te sai già che davanti al primo grosso problema ti arrenderai. Allora perché vivere nell’agonia dell’attesa di quel fatidico e inevitabile momento in cui deciderai di lasciar perdere tutto? Non è meglio non iniziare neanche? Ecco bravo, fai così: scrolla le spalle e riaccendi la Play Station…
6) Non farti coinvolgere.
Cosa ti importa del tuo amico che si è trasferito a Tenerife e non è più tornato? Probabilmente sta vivendo accampato in una tenda in spiaggia guadagnandosi da vivere con piccole truffe e frugando tra i bidoni alla spasmodica ricerca di cibo. Lo so che dalle foto che vedi sul suo profilo Facebook sembra ingrassato ed abbronzato ma dai, lo sai benissimo che con Photoshop si fa qualunque cosa! E poi pensa che starà mangiando delle pizze schifose e che non c’è nessuna possibilità che abbia trovato un solo posto dove mangiare una buona lasagna! Vuoi mettere il polpettone che ti fa tua mamma e la tua cameretta in casa dei genitori con il letto sempre rifatto?
Dai non scherziamo, non farti coinvolgere in queste pazzie. Pensa che tra non più di 30-40 anni erediterai la casa dei tuoi e starai come un papa: vuoi davvero perderti tutto questo?
7) Non prepararti.
Mettiti a sedere perché stò per darti una notizia terrificante che non avevi ancor considerato: a Tenerife si parla lo Spagnolo. Si lo so che “tu lo intendes bienissimos” e infatti non è assolutamente il caso che tu getti al vento una mezz’oretta al giorno del tuo inutilissimo tempo per studiare una lingua. In fondo non sei andato proprio ieri sera al Cafè Caracol e quando hai detto “Una sangria, boys!” ti hanno capito subito? Nel caso, quando ti avranno assunto perché capiranno immediatamente di non poter fare a meno di una persona con i tuoi talenti, ci impiegherai pochissimo a imparare la lingua e se non l’hai ancora fatto è solo perché non ne hai mai avuta la necessità! Rilassati e non fare niente che possa aumentare le tue chance di successo, tanto andrai a Tenerife con i soldi della mamma e, caso mai finissero, c’è sempre la cameretta a casa dei genitori che sono sempre pronti a riaccoglierti. Fai pure tranquillo il biglietto per Tenerife… ”seis guappisssimos”!
8) Non organizzarti.
Non crederai davvero che per trasferirsi serva organizzarsi con un budget adeguato, con una sistemazione che ti aspetti per non spendere inutili soldi in alberghi od ostelli, un curriculum tradotto in maniera professionale, un’idea di dove andare a portarlo e magari anche un progetto con tempistiche precise che ti aiutino a verificare l’andamento delle cose??? Preoccupati delle cose importanti tipo scegliere la giusta crema dopo sole o l’occhiale cool da spiaggia. Come fai a non sentirti super-organizzato se neanche ieri sei andato a farti la depilazione total body e hai acquistato il manualetto “Le 10 frasi per rimorchiare una spagnola”? Stai andando alla grande, non preoccuparti del budget tanto la mamma ha ipotecato un rene per metterti in valigia un biglietto di ritorno open. Cavoli, vai a Tenerife! Non vorrai mica davvero cominciare a sbatterti a cercare un lavoro prima di goderti almeno per 15-30 giorni il posto no? Aspetta, aspetta… cosa spunta lì dalla valigia? Un’agenda organizer? Ma sei un grande, vai tranqui!
9) Fai da solo e diffida di tutti.
Se per una malaugurata serie di circostanze ti ritrovassi a sbarcare qui sull’isola, mi raccomando: diffida di tutti! Degli Italiani, dei Canari, dei Tedeschi e degli Inglesi. Diffida delle agenzie che ti propongono una casa in affitto perché sicuramente vorranno dei soldi, diffida dei privati, diffida dei siti specializzati, diffida dei professionisti. Diffida di quello che ti dicono e diffida anche di quello che non ti dicono. Guarda torvo tutti e fai come sicuramente ti hanno suggerito al punto 3: fai tutto da solo.
Diffidare di tutto il mondo che ti circonda è la maniera migliore di cominciare la tua nuova vita su quest’isola e per di più godrai dell’incredibile opportunità di buttare via tempo e denaro e di fare una montagna di errori: con un po’ di fortuna un paio di questi ti porteranno a fallire e a poter tornare in Italia alla comodità della tua inutilità dove potrai scrivere su Facebook che “Questa è un’isola di m….”!
10) Che ti frega dell’erba del vicino? Non sei mica una mucca!
Devi stare molto attento adesso perché potresti cadere nella tentazione di informarti su chi sono gli Italiani che sono qui sull’isola da tanti anni e magari anche di andarci a parlare per farti consigliare e capire. Non ti azzardare a farlo! Se son venuti a Tenerife per lavorare vuol dire che non hanno capito niente! Sono molto più fighi quei quattro stralunati che campeggiano tutti i giorni in quel bar italiano e che ti hanno affittato per due spiccioli uno scooter “Ma se ti fermano dì che te l’ha prestato un amico”, ti hanno affittato una casa per 500 euro al mese “E scusa se forzo la porta ma ho perso le chiavi” e ti hanno portato a conoscere la vera vita di Tenerife facendoti girare tutti i locali e mangiando e bevendo “Offri tu vero?” ma tutto senza impegno!
Che ti importa di quei “gasati” che lavorano tutto il giorno e in 10 anni che sono qui ancora non hanno capito niente di come si vive “per davvero” qui? Per fortuna che hai incontrato “dei veri amici”! Fidati ragazzo, sei sulla strada giusta, ma ascolta un consiglio: tieni da parte e ben nascosti due spiccioli… casomai ti servissero per la cauzione e un avvocato!
11) Ce l’hai fatta a fallire: avevi ragione tu!
Ma come hai fatto a metterti in questo impiccio? Qui non ci sono le stagioni, il mangiare è terribile (ma li avete provati gli spaghetti alla bolognese?), i menù sono in straniero, la gente ti ha isolato e quando scrivi su Facebook che sei a Tenerife e che hai bisogno di una mano o non ti rispondono o ti prendono per i fondelli o ti danno il link di Milanuncios! …che è più o meno come dire “Arrangiati!”.
I soldi stanno finendo, gli amici sono spariti, il bar non ti fa credito (ingrati! Con tutti i soldi che gli hai lasciato!), lo scooter ti ha lasciato a piedi ed era proprio vero quello che avevi sempre pensato: gli Italiani all’estero fanno cagare, i Canari ci odiano (pensa te quante storie ha fatto la vera proprietaria dell’appartamento che ti avevano affittato!) e tu non vedi l’ora di tornare in Italia per iscriverti a tutti i gruppi Facebook che parlano di Tenerife e far sapere a tutti che Tenerife fa schifo e che non c’è posto per nessuno! Bravo, sei riuscito in quello per cui ti sei tanto impegnato: fallire!
Ecco fatto, adesso sapete tutto, ma proprio tutto quello che dovete fare se volete essere sicuri di fallire nel tentativo di trasferirvi a Tenerife. Non serve che mi ringraziate per questa opera meritoria: lo so che in molti aspettavate con ansia che qualcuno vi spiegasse dettagliatamente come fare a non farcela e se seguirete scrupolosamente e punto per punto queste poche istruzioni, non abbiate dubbi: non ce la farete mai e potrete orgogliosamente dire: “Ho fatto tutto da solo e ho dimostrato che avevo ragione!”.
Applausi please!
Hasta pronto!