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Nell’articolo precedente (Pensionati a Tenerife: una nuova vita! – prima parte), abbiamo visto come, per i pensionati, potrebbe essere vantaggioso, salutare e piacevole trasferirsi qui. Adesso però state cominciando a pensare a tutta la burocrazia e alla fatica che potrebbe comportare il trasferimento, ma potete anche rilassarvi… in realtà è molto più semplice di quello che immaginate! 😉
Intanto non pensate al trasloco! A meno che non veniate qui a comprare casa, gli appartamenti in affitto sono già arredati e muniti di tutto quello che serve per cucinare e per vivere. Vendete tutto, riempite due valige di vestiti, imbarcatele in aereo e il vostro trasloco sarà già bello e fatto. Ricordate cosa abbiamo detto nell’articolo precedente? Qualche camicia, qualche maglietta, qualche pantalone, un paio di maglioncini e giacchette leggere e voilà, non vi manca niente per cominciare la vostra nuova vita, beh, magari un paio di infradito!!!
Prendete anche un portafoglio un po’ più grande perché, se siete pensionati INPS, state per incassare una pensione più alta. Facciamo un esempio…
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Vivere a Tenerife da pensionato: quanto potreste prendere di pensione?
Ipotizziamo una pensione netta di € 1.000 al mese, cioè € 12.000 all’anno:
…e non dovrete pagare nessun altra imposta perché non si pagano tasse per le pensioni sotto € 52.000! Inoltre non dimentichiamoci che nella trattenuta del 13,75% è compreso anche il contributo per l’assistenza sanitaria, compreso eventualmente il coniuge a carico qualora questo non percepisse nessuna pensione.
Tuffiamoci quindi nel percorso burocratico per raggiungere la vostra nuova vita. Scoprirete che i passaggi sono pochi e molto semplici e conoscendoli potreste anche occuparvene da soli anche se, sinceramente non lo consiglio mai. Lo so, molti mi dicono “Grazie che non lo consigli, sono servizi che offri a pagamento e se tutti facessero da soli tu non serviresti”. Purtroppo la realtà è proprio l’opposto: offro questi servizi perché ho visto fin troppe persone volersi arrangiare per risparmiare qualche decina di euro e ritrovarsi con pratiche bloccate, multe da pagare, pensioni che non arrivano, conti correnti aperti con condizioni tremende e scoperti di assistenza sanitaria a causa di documenti sbagliati.
Mi chiedo spesso come le persone possano pensare, dopo essere venuti qui non più di 3-4 volte e per brevi periodi, di potersi destreggiare tra pratiche in lingua spagnola, leggi che non conoscono e che spesso sono cambiate, uffici in cui non sanno neanche che tasti premere per mettersi nella fila giusta, legislazioni internazionali e soprattutto una mentalità canaria che è totalmente differente da quella italiana. A questo si aggiungano le giornate che si perdono e il nervoso che spesso si accumula e allora comincerete a farvi la giusta domanda: “Ci offrono questi servizi perché hanno bisogno di noi… o siamo noi che abbiamo bisogno di questi servizi che per fortuna forniscono?!”
Detto questo, come mia pratica abituale, vi darò tutte le informazioni il più dettagliate possibili affinché, se amate il brivido dell’imprevisto, possiate avviarvi da soli su questo percorso ricordandovi che non sono poche le persone che hanno fatto tutto da soli e con successo ma senza dimenticarvi…che non siamo tutti uguali e che quello che per qualcuno è facile, per altri può essere chiaro…come l’Ostrogoto! In qualunque maniera, conoscere tutti i passaggi visarà utile anche perché possiate valutare con cognizione di causa a che tipo di lavoro corrispondono i compensi che corrisponderete.
Pensionati a Tenerife: trasferire la residenza iscrivendosi all’AIRE
Abbiamo detto che potrete avere dei benefici fiscali sulla pensione (defiscalizzazione), ma per ottenerli non è sufficiente che ne chiediate la domiciliazione in una banca Canaria, ma sarà necessario spostare la vostra residenza fiscale nel suddetto Stato. Questo significa che per almeno 183 giorni all’anno dovrete risultare iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) e altresì domiciliati e residenti alle Canarie.
La prima cosa che dovrete ottenere sarà il Nie Blanco (Numero de Identificacion de Estranjeros).
Ottenerlo è facile: appena arrivati e muniti di Carta d’identità (o passaporto), andate a richiederlo al più vicino ufficio stranieri o centrale di polizia. Dovrete ritirare 2 moduli: il primo è il modulo 790 da compilare per poi effettuare il pagamento della tassa di € 9,45 che si possono versare in qualsiasi banca; il secondo è il modulo EX-15 in cui bisogna inserire i propri dati ed inserire le motivazioni per cui si richiede la residenza. Compilato il modulo ed effettuato il pagamento, ci si ripresenta il mattino dopo , si fa la fila, si consegnano i documenti e si ottiene subito il Nie.
Fatto questo bisogna iscriversi nell’anagrafe del Comune Canario in cui si intende risiedere, ossia richiedere l’Empadronamiento.
E’ l’atto che sancisce il nostro domicilio fiscale. Per ottenerlo dovrete prendere in affitto un appartamento con regolare contratto d’affitto o acquistare casa. Con il contratto e la carta d’identità, andate all’ufficio comunale competente e richiedete l’atto che certifica la vostra residenza fiscale
Da questo momento non dovete far trascorrere più di 90 giorni prima di iscrivervi all’Aire.
Con quest’iscrizione sarete cancellati dalle liste anagrafiche del Comune italiano di provenienza. Attenzione però perché l’atto di iscrizione all’AIRE è sì necessario per conseguire (ad esempio) la defiscalizzazione della pensione, ma di per se è solo un atto formale. Ciò che rappresenta l’effettivo trasferimento nello Stato Canario (requisito sostanziale) è l’effettivo trasferimento dei propri affari e della propria residenza abituale: a riprova di questo potrebbero esservi richiesti, oltre al contratto di affitto, anche le bollette delle utenze domestiche.
Ottenere la residenza alle Canarie, comporta anche altre conseguenze a livello fiscale, come poter ottenere la deduzione Irpef prevista per l’abitazione principale anche se si è ancora proprietari di una casa in Italia, la possibilità di poter accedere ai servizio della Sanità Pubblica Canaria e la sicurezza di evitare che un giorno (lontano per carità… ma bisogna pensarci), i vostri eredi possano dover sottostare a una doppia imposizione fiscale.
Pensionati a Tenerife: dipendenti pubblici e privati… non agite alla cieca!
Fermo restando l’indubbio vantaggio di trasferirsi alle Canarie per godere del clima, della qualità e del minore costo della vita, bisogna fare un preciso distinguo tra due tipi di trattamenti pensionistici: le pensioni pubbliche e le pensioni private.
- Pensioni Pubbliche sono quelle erogate dallo Stato, enti locali o politici, una volta conosciute come INPDAP
- Pensioni Private sono quelle provenienti da organismi, enti od istituti previdenziali come ad esempio l’INPS
I fruitori di Pensioni Pubbliche, purtroppo, non otterranno benefici fiscali dal trasferimento nello Stato Canario perché, al momento, queste sono tassabili solo in Italia. Coloro che invece usufruiscono di Pensioni Private è importante che sappiano che le normative comunitarie non consentono il trasferimento delle prestazioni speciali a carattere non contributivo tipo:
- Integrazioni alla pensione minima, all’assegno di invalidità
- Pensioni ed indennità per diversamente abili
- Pensioni, assegni e indennità per Invalidi Civili
- Assegno Sociale
- Maggiorazione Sociale
Affinché il concetto sia completamente chiaro, è bene ribadire che, rinunciando alla residenza italiana, si perderà la possibilità di usufruire di queste prestazioni. Invece, entrambi i tipi di pensionati (Inps e Inpdap), in virtù dei Regolamenti Comunitari in materia di sicurezza sociale e libera circolazione dei lavoratori, usufruiranno delle normali pensioni per attività lavorativa, l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione, l’assistenza per malattia e maternità e le prestazioni familiari. Inoltre è stato esteso ai pensionati residenti all’estero il diritto a usufruire delle detrazioni per carichi di famiglia, contratti d’affitto o mutui sulla prima casa.
Pensionati a Tenerife: trasferire la pensione
Prima di effettuare il trasferimento alle Canarie, richiedete maggiori informazioni all’ente che vi eroga la pensione, o anche solo a un Patronato locale in maniera di essere sicuri di aver ricevuto le informazioni corrette per il vostro specifico caso. Abbiamo riscontrato che in alcuni (rari) casi, le informazioni ricevute, vuoi per una comprensione solo parziale dell’interessato, vuoi per mancanza di specifica competenza di alcuni impiegati, sono risultate confuse, non aggiornate e non completamente corrispondenti alla realtà: anche in questo caso consigliamo di confrontarvi con un buon commercialista Canario che, potete credermi, non ha nessun interesse a farvi trasferire se questo non comporta un vantaggio per voi!
Giunti a Tenerife e dopo esservi assicurati della fattibilità e dei vantaggi del trasferimento, dovrete regolarizzare la vostra posizione con il Comune dove avrete scelto di vivere (Enpadronamiento) e iscrivervi all’AIRE. A quel punto, dopo un periodo di circa 6 mesi (la legge prevede anche qui 183 giorni), si potrà presentare all’Inps, anche via internet, la richiesta di defiscalizzazione della pensione.
Pensionati a Tenerife: armatevi di pazienza… e di un commercialista!
Abbiamo più volte espresso pareri di apprezzamento sulla burocrazia Canaria che, pur essendo complessa non molto di meno di quella Italiana, corre tuttavia da sempre su binari telematici facendo sì che le pratiche si muovano più rapidamente che nel Bel Paese. Tuttavia questa pratica dovrà passare non solo dagli uffici Spagnoli, ma anche tra le maglie della ferruginosa burocrazia Italiana che tanto bene conosciamo.
Quindi… mettete in conto un paio di anni prima di entrare a far parte stabilmente del sistema fiscale Spagnolo e rassegnatevi a una doppia contabilità dato che la vostra pensione subirà una doppia tassazione, in Italia e in Spagna. In seguito, inviando all’Inps le ricevute dei pagamenti delle tasse Spagnole, potrete richiedere il rimborso per la tassazione extra effettuata dallo Stato Italiano. Inutile dire che i tempi del rimborso sono legati alle solite lente tempistiche della burocrazia italiota!!!
Come avete letto, se siete pensionati e volete trasferirsi qui, i passi da compiere sono pochi e non eccessivamente complessi, ma vorrei raccomandarmi ancora una volta di non affidarvi a “traffichini bene informati”, ma di avvalervi della consulenza e dei servizi di un qualificato studio commercialista… magari italiano per essere sicuri di capirvi completamente! E’ un momento importante della vostra vita e se sarete in buone mani, in poco tempo potrete godere di tutti i vantaggi del clima e della fiscalità di questa splendida isola che è Tenerife. Qualora foste interessati saremo lieti di consigliarvi uno studio che corrisponda alle vostre esigenze.
Tenete d’occhio anche la nostra pagina FaceBook, perché un trasferimento senza preoccupazioni comporta anche di sentirsi tutelati per il bene più prezioso che possediamo… la salute! Nei prossimi giorni pubblicheremo un articolo sulla Sanità Pubblica e quella Privata qui a Tenerife, su come ottenerla e sui vantaggi di usufruire di servizi più rapidi che in Italia e sempre di grande qualità!
Hasta pronto!
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A giugno trasferimento sicuramente avrò bisogno di voi documenti pensione ecc.ecc buona giornata ma il costo ?grazie
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