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Scrivo questo “10 cose non vere di Tenerife” perché ho notato che nonostante abbia già accennato a certe problematiche, vuoi perché erano inserite in un contesto più ampio, vuoi perché erano all’interno di articoli diversi, molte persone continuano a farmi le stesse domande e a riferirmi gli stessi “sentito dire”.
Premetto che la mia idea di “non vero” è quella di un concetto che non è necessariamente falso, ma sicuramente è incompleto e soprattutto non strutturato in maniera tale da permettere a una persona di farsi un’idea chiara sull’argomento.
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Eccomi qui, quindi, a sfatare i 10 miti principali che il 90% degli aspiranti trasfertisti a Tenerife si premurano di riporre con cura nelle loro valige e di annidare per bene tra i loro neuroni per poi rimanere invariabilmente delusi quando, dopo pochi mesi, si rendono conto della totale inesattezza di quelle credenze. Ma andiamo per ordine:
Le dieci cose non vere di Tenerife
1 – La benzina costa poco, risparmierò un sacco di soldi!
La prima delle cose non vere di Tenerife: sulla benzina risparmierò “sbiriglioni” di soldi! Questo è il tipico ragionamento di chi non riesce a distaccarsi dai suoi “abiti mentali italiani” e pretende di fare dei raffronti tra due realtà talmente diverse che è un po’ come paragonare le patate coi tartufi! 🙂 Intanto premettiamo una cosa: io pago la benzina circa € 0,85 al litro, ma perché so dove andare e quando… La maggior parte dei turisti la pagano tra € 1 e € 1,10. Il prezzo alla pompa cambia da zona a zona e chi spende di più lo fa o perché non gli importa (tutta la mia invidia!) o perché non si informa, ma si sa, noi Italiani siamo nati “imparati” e non abbiamo bisogno di chiedere a nessuno perché siamo già i più furbi al mondo!
Detto questo vorrei farvi notare che siamo su un’isola e che se vivete qui probabilmente durante la settimana farete solo quei pochi chilometri che vi separano dal lavoro e se vi siete organizzati bene a cercarvi l’abitazione probabilmente stiamo parlando di una decina di chilometri tra andata e ritorno. Posto anche che nel week-end andiate con la famiglia a fare qualche gitarella, in media non farete mai più di 70-80 chilometri in tutto. Diciamo che fare 600 chilometri al mese è già molto, ma voglio essere generoso e ve ne abbuono fino a 900! A circa 1 euro al litro, considerato i circa 70 litri di benzina che avrete usato, avrete speso € 70. In Italia, posto una media di costo al litro di € 1,5 (ma dalle mie parti si trova a € 1,34-1,40), avreste speso circa un centinaio di euro. Nella migliore delle ipotesi, insomma, avrete risparmiato 30 euro… vi sentite più ricchi? 😉
Certo che se in Italia, dove io per lavoro percorrevo 4-5000 chilometri al mese, avessi risparmiato 30 euro ogni 900 chilometri, a fine anno mi sarei ritrovato in tasca 2500 euro in più che non mi avrebbero certo dato fastidio, ma qui si gira poco e si usano molto gli autobus e… sì, la benzina costa poco, ma questo non cambierà minimamente la vostra vita!
Le dieci cose non vere di Tenerife
2 – Le macchine usate costano care, mi porto la mia che risparmio!
La seconda delle cose non vere di Tenerife: portarsi l’auto da casa è un affare! Anche qui si guardano le cose con un ottica distorta. Intanto portarsi qui la propria macchina ha senso solo se la macchina costa veramente molto perché se ha un valore di usato di 5-6000 euro, tra trasporto, dogana, IGIC, reimmatricolazione e spese accessorie (ITV-Documento idoneità del mezzo a circolare, ficha reducida-scheda tecnica ) non è che vi rimanga molto su cui speculare. Aggiungiamo a questo il fatto che poi, una volta immatricolata, dovrete ritornare in Italia per la demolizione delle targhe e voilà… non è certo una passeggiata di salute!
Considerate anche che avrete 6 mesi per fare tutte le pratiche o rischierete di prendere delle multe. Ovviamente se farete voi tutte queste operazioni vi costerà meno che se deciderete di affidarvi a un esperto… ma avete tutto il tempo che serve per andare nei vari uffici (tra cui uno in Santa Cruz) e siete sicuri di cavarvela da soli? Valutate bene tutti questi fattori e poi cominciate a pensare che una macchina usata (da un concessionario) qui si compra a 3000-4000 euro e già parliamo di belle auto. Inoltre, considerato che le parti meccaniche non soffriranno per la dilatazione termica in virtù della poca escursione tra il giorno e la notte e che farete pochi chilometri, la macchina vi durerà il doppio degli anni che l’avreste usata in Italia e la cambierete non perché non funzioni più ma perché dopo tanti anni sarete stanchi di vederla.
Quindi… non è necessariamente vero che risparmierete portandovi la vostra macchina ed è ugualmente dubitabile che qui le auto usate costino molto perché se ne dividete il prezzo che pagherete per gli anni che la userete, vedrete che alla fine vi costerà un 50% in meno che in Italia!
Le dieci cose non vere di Tenerife
3 – Si trovano affitti per 250-300 euro vicino al mare
La terza delle cose non vere di Tenerife: le case in riva al mare “te le tirano dietro“! Ve lo ha detto Steven Spielberg??? Perché vi giuro che stiamo parlando di fantascienza pura con l’aggiunta di effetti speciali! 😀 Potrete forse avvicinarvi a quei prezzi nei paesini più isolati e meno turistici e difficilmente troverete case in condizioni in cui, abituati alle abitazioni italiane, troverete il coraggio di andarci a vivere. Ammetto che, se siete molto adattabili (ma moooolto…) e se la zona in cui andrete a vivere è veramente aliena dal turismo, probabilmente potreste anche riuscire a trovare qualcosa su quel prezzo.
Questa credenza nasce principalmente dal “pour parler” dei giovani avventurieri che prendono gli appartamenti e se ne dividono i costi tra due, tre o più amici. Così, grazie ai poteri taumaturgici del passaparola, il “Abbiamo speso 300 euro a testa in un appartamento in resort con piscina a 100 metri dal mare”, al quarto o quinto passaggio è già diventato leggenda metropolitana del tipo “Con 300 euro al mese affitti una villa in riva al mare”! Indagate sempre sulle vostre fonti, chiedete se le cose gliele hanno raccontate o se sono sue esperienze personali e quando avete raccolto un pacchetto informazioni che vi comincia a sembrare veritiero… dividete tutto per due e comincerete ad avvicinarvi alla realtà!
Un’ultima precisazione: se si sale verso il Nord, la vita e gli affitti in generale costano meno e si trovano anche appartamenti ben arredati a cifre intorno ai 400 euro. Altro clima e altra vita, ma se è il risparmio che cercate…
Le dieci cose non vere di Tenerife
4 – Gli affitti sono più cari che in Italia
La quarta delle cose non vere di Tenerife: per prendere in affitto una casa dovrò guadagnare un sacco! L’esatto contrario del punto precedente, ma guardando le cifre pure e semplici, potremmo quasi convincerci che ci sia un fondo di verità… Però se cominciamo a scavare a fondo ci accorgiamo subito che siamo davanti a un fraintendimento di dimensioni colossali. Intanto normalmente questa cosa esce quando si parla di case nel Sud di Tenerife e nelle zone più turistiche. E’ un po’ come paragonare i prezzi degli affitti di Rimini in Agosto con quelli di Villa Verucchio ad Ottobre! Le due situazioni distano solo 15 chilometri e 2 mesi, ma vi garantisco che nel paesino risparmierete anche il 70%! 🙂
Bisogna considerare che nel Sud di Tenerife il clima è sempre molto temperato con estati sui 30-32 gradi e inverni sui 22-25 gradi e che anche se l’alta stagione vera e propria è quella invernale, non è che nei periodi estivi non ci siano turisti!!! Inoltre la maggior parte degli appartamenti sono in mano a privati o investitori che ovviamente devono crearsi un reddito e quindi gli affitti sono molto più sostenuti. Da qui in poi dipende cosa si cerca, perché lo si cerca e dove lo si cerca.
Se senza dubbio Las Americas, Los Cristianos e Costa Adeje hanno prezzi abbastanza elevati, è sufficiente spostarsi di qualche chilometro per risparmiare centinaia di euro. Se poi addirittura ci adattiamo a vivere a 4-5 chilometri dai punti di maggiore afflusso turistico, si possono trovare anche sistemazioni sui 400 euro al mese (penso per esempio a Guaza che conosco bene perché mi fermo spesso a fare colazione o al Fraile che non mi piace per niente, ma che è ancora più economica).
Differente poi è la valutazione di una scelta abitativa per poche settimane o per qualche mese, piuttosto che per un anno nel caso siate venuti qui per provare a trasferirvi. In questo ultimo caso si parla di contratti di “larga temporada” e spesso si raggiungono accordi molto soddisfacenti con i proprietari. Ricordiamoci anche che, nel Sud di Tenerife, la maggior parte degli affitti sono “todo incluido” (tutto compreso) ed ecco che 600 euro al mese comprensive anche di luce, acqua, condominio e immondizia, assumono tutto un altro significato!
A questo si aggiunga poi l’assenza della spesa per riscaldamento (anche perché gli impianti non esistono proprio nelle case!) che in Italia incide di circa altri 100 euro al mese. Scorporate tutto e vedrete che alla fine l’affitto vero e proprio che state pagando sarà di circa 430-450 euro al mese.
Anche qui è inutile dire che bisogna non solo informarsi, ma anche avere qualcuno di fiducia in loco perché molte volte si risparmia un bel po’ rispetto alle agenzie che però offrono sempre maggiore scelta; le garanzie di sicurezza, invece, non sono date dal fatto che la casa ve l’affitti un privato piuttosto che un’agenzia perché anche lì si trova un po’ di tutto.
Le dieci cose non vere di Tenerife
5 – Le case sono tutte piccole e non hanno giardino
La quinta delle cose non vere di Tenerife: le case sono tutte grandi quanto degli sgabuzzini! Qui potrei quasi concordare se anche questa affermazione non rientrasse in quella maniera di osservare Tenerife con occhi italiani, cosa che, come sempre, crea fraintendimenti. Quali sono le differenze principali tra l’Italia e Tenerife (in questo caso parlo soprattutto del Sud dell’isola) che creano esigenze abitative differenti?
Intanto il clima che in Italia ci porta ad avere necessità di spazi maggiori per poter sistemare tutti i tipi di vestiti, scarpe, giacche e accessori necessari in un paese in cui ci sono periodi caldi e afosi, periodi freddi, periodi nevosi, giornate di pioggia, mezze stagioni e all’interno della stessa giornate escursioni termiche tra il giorno e la notte talmente elevate (parliamo di 12-15 gradi) da obbligarci ad abbigliamenti diversi anche tra mattina e sera.
Aggiungiamo a questo anche la perversione mentale tipicamente italiana di avere un certo assortimento perché “Se mi vede due volte con lo stesso vestito pensa che sia un poveraccio” e avrete messo insieme un parterre di vestiario ed accessori sufficiente per aprire un negozio!
Qui al Sud di Tenerife giriamo tutto il giorno e per tutto l’anno con pantaloncini corti e polo, preferibilmente in ciabattini ma al massimo con mocassini leggeri. Un solo armadio è sufficiente per contenere tutto quello che serve a due persone e ci incontriamo spessissimo con gli stessi vestiti già visti, sempre puliti e lavati (qui la biancheria si asciuga in un paio d’ore…) ma senza crucci di assortimento. Questo già rende assolutamente superflui i grandi spazi necessari in Italia.
Inoltre nel Bel Paese, visto le difficoltà a trovare una casa in affitto e i costi per i traslochi, tendiamo a scegliere sempre case più grandi del necessario perché “Metti caso che abbiamo ospiti o che nasca un bambino…”. Qui le case te le danno già arredate e quindi traslocare significa solo fare un paio di valigie e prendere un paio di elettrodomestici: in poche ore ci si è già sistemati nella nuova casa e se arriverà un bambino… ci si penserà! Tanto non mancano cero le case in affitto.
Gli ospiti poi sono i benvenuti e per questo tutti abbiamo sempre dei grandi divano-letto che per qualche giorno sono perfetti, poi… sapete vero cosa si dice a proposito dell’ospite che si ferma troppo?!!! 😀
In ultimo, il 90% della vita qui si svolge all’esterno della casa, in balcone, per le strade, per i sentieri.
In Italia io vivevo in campagna, ma se volevo fare una passeggiata dovevo camminare a bordo strada per non essere investito. Qui il giardino è praticamente superfluo, abbiamo il mare a un passo, le piscine sotto casa (se vivete in un resort, naturalmente) e bellissime passeggiate che ci portano in posti incantevoli; gli amici li incontriamo nei bar o nei chiringuitos e gli appuntamenti di lavoro… anche! Abbiamo un piccolo grill in balcone e ci organizziamo per invitare al massimo un paio di coppie di amici e se siamo di più… si va a mangiare fuori!
Come vedete, un clima differente porta abitudini sociali differenti e conseguentemente necessità abitative completamente aliene da quelle italiane. Se verrete a vivere qui scoprirete presto che esistono case di tutte le metrature e se la maggior parte sono piccole è perché un appartamento di 60 metri quadrati è spesso più grande di quello che vi serve davvero!
Le dieci cose non vere di Tenerife
6 – A Tenerife c’è sempre il sole e fa sempre caldo
La sesta delle cose non vere di Tenerife: in infradito tutta la vita! Davvero? Certamente non nel Nord di Tenerife e mi commuovono sempre quei turisti (ma anche i trasferisti novizi) che affittano casa a Puerto de la Cruz e poi su Facebook si lagnano perché “sono 5 giorni che piove e c’è sempre un sacco di vento!”. Inoltre, anche qui al Sud, è vero che non piove quasi mai e che la temperatura è sempre piacevole (mai sotto i 22-24 gradi anche in Inverno), ma abbiamo anche noi le giornate nuvolose, abbiamo piccole pioggerelline che faticano a bagnare il terreno ma che se sei in scooter (una piccola percentuale di persone ma non per questo meno significativa… IO ad esempio!) sono abbastanza fastidiose e ogni tanto, 4-5 volte l’anno, abbiamo anche qualche giornata in cui per un paio d’ore rimaniamo affascinati a goderci i nostri rarissimi temporali!
In più ci sono zone più ventose di altre (ben conosciute dagli appassionati di surf) e magari se alla Troya c’è calma piatta, in Costa del Silencio fai fatica a tenere dritta la moto… oppure il contrario!
Un’altra cosa da tenere in considerazione e la scarsissima umidità che c’è qui al Sud, cosa che ovviamente dà una percezione del caldo e del freddo molto differente da quello che succede in Italia dove l’afa ti toglie il respiro in Estate e l’umidità ti entra nelle ossa in Inverno, indipendentemente dalla temperatura del giorno.
Anche qui attenzione al “fai da te”! Esprimete magari le vostre preferenze climatiche a qualcuno di fiducia già residente in loco e fatevi consigliare, documentatevi su internet e poi, dopo aver selezionato 3-4 soluzioni che vi sembrano confacenti alle vostre esigenze, andate a vivere due o tre mesi in ognuna di quelle così vi farete un’idea più precisa e potrete decidere per il meglio. Ricordatevi comunque che, se poi alla fine non c’avrete azzeccato ugualmente… qui trasferirsi è questione di poche ore!
Le dieci cose non vere di Tenerife
7 – Le spiagge sono fantastiche
La settima delle cose non vere di Tenerife: spiaggia caraibica e organizzazione Romagnola! Falso, le spiagge attrezzate sono improntate a una semplicità più vicina ai nostri ruggenti anni 60 e anche se offrono lettini, ombrelloni, docce et similia, sono ben lontane dall’essere quel modello di efficienza e di servizi per cui sono giustamente famosi i nostri stabilimenti balneari.
Scordatevi le spiagge con passerelle di 100 metri per arrivare alla battigia, i fondali che si approfondiscono lentamente e dove a 30 metri dalla riva ancora hai l’acqua all’altezza del petto, i campi da beach-volley e da racchettoni, i gonfiabili dove “abbandonare” i bambini in tutta tranquillità, la fettina di cocomero offerta per merenda e l’aperitivo delle sei.
Qui le spiagge sono corte (alcune esistono solo durante la bassa marea!) attrezzate perché abbiate tutto il necessario ma solo rarissime (mi viene in mente il Monkey Beach) pronte ad offrirvi anche il superfluo. La maggior parte sono di sabbie nere vulcaniche che a mezzogiorno si arroventano e quelle di arena dorata sono praticamente tutte artificiali con le sabbie importate direttamente dal deserto del Sahara. Come ha ben sottolineato, in maniera pragmatica, un mio amico romagnolo, sono “la copia povera e mal ricalcata” degli stabilimenti balneari italiani. Per di più, sempre nelle spiagge più famose, alle vostre spalle potrete ammirare alberghi, condomini e centri commerciali certamente non pinete o paesaggi marittimi.
Per ultimo bisogna anche dire che il grosso del turismo si accalca in questi litorali e che l’affollamento, con tutto quello che comporta, è abbastanza fastidioso.
Allora le nostre spiagge sono brutte? Assolutamente no ma anche questa volta devo prima sradicare dalle vostre menti l’abitudine ai paragoni con l’Italia. Siete venuti qui alla ricerca di una maniera differente di vivere? Pronti! Eccovi servite le particolarità che rendono le nostre spiagge uniche e spesso indimenticabili.
Intanto la maggior parte delle spiagge turistiche sono costeggiate da un meraviglioso Paseo Maritimo che vi porterà alla scoperta di tutte le spiagge e baie vicine attraversando un paesaggio di palme e bouganville che forse solo Sanremo può considerarsi all’altezza. Passerete davanti a bazar, negozi, club sportivi per surf o immersioni, chiringuitos, bar de tapas, ristoranti “caserecci” o di alto profilo e farete fatica a fare pochi metri alla volta senza cadere nella tentazione di fermarvi davanti a una vetrina, prendervi una porzione di street food per proseguire la vostra passeggiata, fermarvi in un ristorantino per godervi una paella o anche solo fare qualche foto.
Le acque sono pulite e le onde più o meno alte a seconda del giorno, del vento e della marea, rendono ogni bagno un divertimento assicurato.
Poi abbiamo quelle che definiamo “spiagge naturali” in cui spesso ci si arriva solo in barca o camminando (alle volte mezz’ora ma altre volte anche più di due ore) che si stendono circondate di paesaggi straordinari che rapiscono gli occhi e fanno volare l’immaginazione.
Non scordiamo le piscine naturali (abbondanti andando verso il nord) in cui la roccia lavica ha creato dei piccoli laghetti che benché confinanti col mare, permettono di godere della bellezza delle onde che si infrangono sugli scogli standosene a nuotare in acque tranquille appena appena colpiti dagli schizzi della spuma. Infine ci sono le spiagge artificiali di cui forse il Lago Martianez è la più incredibile e se avrete occasione di passarci una giornata vi troverete immersi in un’atmosfera caraibica senza eguali! Questo in breve, ovviamente (delle spiagge parleremo meglio in altri articoli), ma l’importante è che vi ricordiate che “bello” è un concetto soggettivo e se alcuni si innamorano delle nostre coste, altri le trovano assolutamente primitive e mancanti di organizzazione.
Quindi… le spiagge sono belle… se vi piacciono!
Le dieci cose non vere di Tenerife
8 – Non so una parola di spagnolo ma tanto si capisce tutto e anche loro ti capiscono
L’ottava delle cose non vere di Tenerife: per parlare lo Spagnolo basta aggiungere una “S” alla fine! Falso, falsissimo, terribilmente falso e questo argomento lo annovererei proprio tra le prime cause di antipatia nei confronti degli Italiani e di liti per incomprensioni e conseguenti disguidi. In un primo momento la somiglianza con la nostra lingua ci aiuterà a comprendere “all’ingrosso” quello che ci dicono e ad arrangiarci nelle cose più comuni come fare la spesa o prenderci un caffè. Ma poi…
Quanti italiani ho sentito al supermercato che cercavano “el burro” (l’asino) o che si lamentavano perché gli scaffali erano pieni di bottiglie di aceto ma non riuscivano a trovare l’olio (aceite)! Se la vostra vicina vi vede un po’ depressi e vi dice “Toma un cazo e haz algo que te guste” non vi sta suggerendo di risollevarvi il morale con una qualche attività sessuale ma semplicemente di prendere una pentola e di prepararvi qualcosa di buono che vi faccia sentire meglio… rimedio sovrano di tutte le mamme! 😉
La lingua spagnola è complessa esattamente quanto l’italiano, ha gli stessi tempi verbali e un numero enorme di eccezioni e se è vero che ci sono molte parole simili è altrettanto vero che le stesse hanno spesso significati ben lontani da quelli che conosciamo e che molte sono assolutamente incomprensibili se non le si conosce. Al ricevere un invito di questo tipo “Que, y si por la tarde nos piramos del curro y vamos gozando de copas y de marcha hasta el amanecer?” siete sicuri di capire cosa vi stanno chiedendo? Forse quando alle 4 del mattino vi ritroverete ubriachi riversi a terra, comincerete a supporre che forse non è tutto così intuitivo come pensavate!
All’inizio della conoscenza ispiriamo simpatia con il nostro “Spagniliano” in cui buttiamo nel calderone le due lingue, le insaporiamo con qualche tocco di dialetto e ci lanciamo nella creazione di nuove tendenze linguistiche. Il problema è che, dopo sei mesi o un anno, la maggior parte dei nostri connazionali parla ancora nella stessa maniera e questo fa sì che lo sforzo inizialmente compiuto generosamente per capire quello che diciamo, si trasformi rapidamente in fastidio dovuto anche alla sensazione che lasciamo di non avere intenzione di integrarci ma di aspettarci che siano loro ad abituarsi a noi.
Più di una volta ho visto Italiani che, non capiti, invece di sforzarsi a spiegarsi meglio usando lo Spagnolo, si limitano a rivolgersi all’interlocutore a voce più alta e scandendo le sillabe (HO-DET-TO-U-NA-FOR-CHET-TA) come se chi si ha davanti fosse un bambino deficiente: lo facessero a voi vi piacerebbe?
Volersi trasferire qui senza prima aver studiato lo spagnolo almeno un paio d’ore al giorno per un paio di mesi è un altro degli atteggiamenti della peggior mentalità italiana del tipo “Tanto in qualche maniera mi arrangio”; vero che per ritornare indietro con le pive nel sacco e le orecchie basse è sufficiente saper prenotare un biglietto aereo Tenerife-Italia, ma allora perché venire?
Se potete vivere di rendita potete anche non preoccuparvi, la comunità italiana qui è veramente numerosa e contenti voi di essere andati via dalla patria per ritrovarvi di nuovo immersi negli stessi discorsi di sempre e nella stessa psicologia spicciola… Ma se volete lavorare allora dovete studiare e se volete farlo mentre vi ambientate, potete farlo anche qui dove un insegnante privato costa circa 5 euro all’ora, ma resta il fatto che lo Spagnolo NON è simile all’Italiano e non è vero che “si capisce benissimo”: la verità è che “si fraintende benissimo” e poi non lamentatevi se avrete dei problemi! 😉
Le dieci cose non vere di Tenerife
9 – La vita costa poco
L’ottava delle cose non vere di Tenerife: le spese sono bassissime! Questo è molto vero, quello che lo rende falso è che spesso chi ve lo dice si raffronta alla realtà italiana e non alle reali possibilità di risparmio che ci sono qui sull’isola. Sento spesso frasi del genere “Abbiamo fatto una mangiata enorme di pesce e in due abbiamo speso solo 60 euro: in Italia avremmo speso il doppio!” . Vero ma quando noi residenti parliamo della vita che costa poco, non lo facciamo relazionandoci con gli stipendi Italiani che sono un 30/40% più alti che qui, ma facendo i conti con il tenore economico generale dell’isola.
Qui un cameriere prende circa 800 euro al mese e se un turista si esalta perché la birretta costa un’euro, pensate al proprietario del bar a quante birre e caffè deve fare in un giorno per coprire, a colpi da un euro, le spese di affitto, di elettricità, i costi dei dipendenti e le proprie spese personali! Bisogna sapere che le zone turistiche hanno prezzi molto simili a quelli Italiani tanto che un paio di ragazze che abbiamo aiutato a sistemarsi e a trovare lavoro, la prima sera ci raccontavano che non sapevano come sarebbero riuscite a fermarsi molto sull’isola se solo a pranzo, per due pizze e due bibite, avevano pagato 26 euro! La sera stessa le abbiamo portate a mangiare in una pizzeria qui vicino e per 4 margherite (fantastiche), 2 bibite e 1 litro di minerale, abbiamo speso 5 euro a testa.
Anche i supermercati non sono tutti uguali, alcuni sono più economici e altri più cari ma noi andiamo a fare la spesa ogni 15 giorni e portiamo a casa quattro sporte di carne, pesce, affettati, verdure, biscotti e via dicendo e il conto è sempre intorno ai 70/80 euro: che tristezza quando, tornando in Italia, usciamo dal super con una borsa e un conto di 50 euro!!!
La vita costa poco vuol dire che qui con 4 euro al giorno si può fare colazione (latte, caffè e toast oppure panino imbottito), pranzo (una pastasciutta, un contorno e frutta), merenda (ampia scelta) e cena (carne, verdure e dolcino) senza farsi mancare niente… e provate a farlo in Italia!
Poi ovviamente si entra nei gusti personali e negli sfizi e da quella cifra in su potete costruirvi il vostro “budget alimentare” tenendo in conto le vostre entrate. Mediamente diciamo che con 200 euro a testa potete anche andare ogni tanto a fare colazione in un bar e una volta alla settimana al ristorante con gli amici. Quindi: vero che la vita costa poco ma ancora più vero se sapete dove andare, cosa scegliere e quali zone evitare.
Le dieci cose non vere di Tenerife
10 – C’è poca burocrazie ed è facile guadagnare tanto
La decima ed ultima (per ora!) delle cose non vere di Tenerife: soldi facili e legislazione da Far West! Totalmente falso. Sfatiamo subito il punto della burocrazia: anche qui è complessa come quella Italiana (poco meno), ma ha di buono che è totalmente informatizzata e le pratiche corrono abbastanza velocemente da un ufficio all’altro; un buon commercialista svolge la maggior parte del suo lavoro dall’ufficio e questa è anche la ragione per cui costano meno che in Italia.
La cosa che piace di più è la velocità con cui la legislazione ti permette di iniziare un’attività (pochi giorni, non i mesi necessari in patria): poi magari la pratica va avanti un anno ma tu intanto stai lavorando e non te ne importa proprio niente. Tuttavia parliamo comunque di un qualcosa di complesso e vi pregherei di non lasciarvi incantare dai tanti “imparati” che vi diranno che ci penseranno loro… salvo farsi di nebbia all’arrivare delle prime multe! Affidatevi a un buon commercialista, la spesa sarà minima e la tranquillità enorme!
Per quello che riguarda il guadagnare tanto o poco, ricordatevi che la fiscalità qui è fantastica ma il potere di spesa del residente medio è abbastanza limitato e quindi molto dipenderà da quanto è buona la vostra idea e da quanto avete da investire per realizzarla e pubblicizzarla. Se vi rivolgete al turismo ricordatevi che la clientela cambia quasi totalmente ogni 10-15 giorni e che quindi ci vuole del tempo prima di diventare un locale conosciuto. Inoltre i prezzi sull’isola sono generalmente bassi e quindi il “cassetto” serale vi sembrerà povero rispetto alle abitudini italiane ma, come già detto, tutto è proporzionato. Se vi rivolgete alle imprese, pensate sempre che la gente del luogo è molto sospettosa verso le cose nuove e che spesso è preferibile un prodotto migliore di quelli esistenti piuttosto che qualcosa che sia la prima volta che si vede!
Attenzione poi ai “grandi affari” in cui tanti connazionali hanno lasciato anche la camicia: il grande affare siete voi, la vostra preparazione, la vostra professionalità, la vostra voglia di lavorare e le vostre idee. Non vi fate trascinare dai tanti faccendieri e scegliete con cautela e tra più opzioni.
Insomma, qui come in tutto il mondo c’è spazio per tutti… per tutti quelli che hanno davvero voglia di fare, che non hanno paura di faticare e che non sono solo “chiacchiere e distintivo”! 😉
Hasta pronto!